Agorà non vuole più gli agenti (3). Il commento di Angelo Frigerio

2022-07-25T09:37:04+01:0025 Luglio 2022 - 09:12|Categorie: in evidenza, Retail|Tag: , , , , , , , , |

Meda (Mb) – Conosco bene il Gruppo Agorà. Con qualcuno di loro ho anche un rapporto di stima reciproca. Per questo mi permetto alcune osservazioni in merito alla loro iniziativa nei confronti dei fornitori (leggi qui). Non sono d’accordo. Innanzitutto colpisce il periodo. Siamo a fine luglio. Fra poco scatterà il mese in cui l’Italia è tradizionalmente in vacanza. Molte aziende si fermeranno oppure ridurranno le loro attività per concedere ai dipendenti il meritato (non sempre…) periodo di ferie.

Per questo appare fuori luogo imporre una data, settembre, per un deciso cambiamento nella loro organizzazione commerciale. Se per alcuni la questione dell’eliminazione degli agenti non è un problema, per altri lo diventa. Penso soprattutto alle piccole e medie aziende che si avvalgono soprattutto di plurimandatari. Oggi come oggi è impensabile che si possano dotare di funzionari diretti. In un periodo difficile come questo, con aumenti delle materie prime e dell’energia insostenibili, un ulteriore aggravio dei costi fissi significherebbe la morte di quel piccolo e medio tessuto industriale che fa grande l’Italia. Ma andiamo a vedere le motivazioni che hanno portato a questa decisione.

Probabilmente alcuni recenti episodi di corruzione, scoperti in casa Iperal e Poli, hanno contribuito in maniera diretta. E qui permettetemi un’annotazione personale. Sono stato il primo e unico giornalista italiano che ha denunciato a chiare lettere il malcostume. Con gli articoli dal titolo “Quando il buyer prende la mazzetta” (leggi qui) ho scoperchiato un vaso di Pandora raccontando fatti e misfatti di un mondo border line che vive alle spalle di aziende di distribuzione e fornitori. Ne so qualcosa dunque. Ma proprio per questo posso dire che la corruzione non si combatte eliminando gli agenti. In primo luogo bisogna pagare bene i buyer e poi attuare dei rigidi controlli nelle trattative. Pensare che il funzionario diretto dell’azienda non possa corrompere mi fa sorridere. Soprattutto quando penso che c’è ancora qualcuno, funzionario diretto, che regala i Rolex a Natale…

C’è poi un lato umano di cui bisogna tenere conto. Gli agenti vivono di provvigioni. Togliere loro clienti importanti come quelli aderenti ad Agorà Network significa incidere, a volte pesantemente, sui loro bilanci familiari. In un periodo come questo, con la recessione che sta montando pericolosamente, non mi sembra proprio il caso. La tanto sbandierata sostenibilità è anche questo: tenere in considerazione le esigenze di tutto quel mondo che gira intorno alle aziende: l’ambiente, i consumatori, i dipendenti. Ma anche i fornitori e chi collabora con loro. Non sono carne da cannone ma persone. Appunto: persone oltre le cose.

Angelo Frigerio

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