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Assocarni e Coldiretti: la zootecnia all’interno della Pac 2023-2027, tra scenari e criticità

2022-02-18T09:37:15+02:0018 Febbraio 2022 - 09:37|Categorie: Carni|Tag: , |

Roma – “Il modello di allevamento italiano è fatto di equilibrio in termini di benessere animale, sostenibilità ambientale, economia circolare e presidio ambientale. Malgrado ciò è uno dei settori maggiormente penalizzati da un approccio ideologico che non ha nulla a che fare con la realtà, con i numeri, con i dati di un comparto che opera nel nostro Paese con un modello fortemente distintivo e che oggi vogliamo rivendicare con orgoglio”. Con queste parole Luigi Scordamaglia, presidente di Assocarni, è intervenuto alla tavola rotonda ‘La nuova Pac 2023-2027 – Scenari futuri per il settore zootecnico’. L’evento, organizzato da Assocarni e Coldiretti con il contributo non condizionato di Msd Animal Health, è stato realizzato dopo che il Mipaaf ha presentato a Bruxelles il Piano Strategico Nazionale (Psn) per l’attuazione della Pac 2023-2027. La politica agricola comune che mette in campo una strategia unitaria del nostro Paese su pagamenti diretti, organizzazioni comuni di mercato, sviluppo rurale, Pnrr e che ha coraggiosamente messo al centro la zootecnia, ovvero il settore maggiormente falcidiato dalla riforma della Pac. Alla tavola rotonda, moderata dal giornalista Andrea Pancani, vicedirettore TGLa7, sono intervenuti: Giuseppe Blasi, capo dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Mipaaf, che ha illustrato il Psn e posto al centro del suo intervento il benessere animale come driver della nuova Pac; Alessandro Apolito, capo servizio tecnico della Coldiretti, che ha fatto un focus sugli effetti della riforma sui settori bovino e ovi-caprino; Carlo Angelo Sgoifo Rossi, professore di Nutrizione e Alimentazione animale all’Università di Milano, che ha illustrato come le nuove misure di sostenibilità e benessere animale della nuova Pac incidano sulle tasche degli allevatori; il presidente di IntercarneItalia Alessandro De Rocco, che ha evidenziato la necessità di riconoscere agli allevatori il giusto valore del lavoro che svolgono. Il vice presidente di Assocarni con delega al settore ovino Piero Camilli è intervenuto, poi, in rappresentanza della filiera ovina evidenziando l’urgenza di preservare la pastorizia. Infine, Paolo Sani, ad di Msd Animal Health, ha sottolineato l’impegno di Msd in tema di prevenzione, che oggi rappresenta l’87% del fatturato dell’azienda, la quale da anni ha fatto propria la strategia One Health con investimenti in ricerca che, a livello globale, superano il miliardo di dollari.

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