Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: ancora in crescita i bollettini europei

2021-02-08T09:28:27+02:008 Febbraio 2021 - 09:28|Categorie: Formaggi, in evidenza|Tag: , , , , , , , |

Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di Assocaseari, rivela che prosegue il trend di crescita di tutti i bollettini europei. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

– Sul mercato nazionale, il latte crudo viene trattato tra 0,37-0,38 €/kg. Lo scremato resta intorno a 0,245 €/kg. In buona vista e con ottima domanda la crema che viene trattata tra 1,65 e 1,70 €/kg. I prezzi sono intesi franco partenza. Sul mercato estero, latte crudo trattato tra 0,38 e 0,40 €/kg a seconda dell’origine, con pochissima offerta. Il latte scremato, malgrado qualche tentativo di aumento a inizio settimana, si è poi posizionato a livelli compresi tra 0,25 e 0,26 €/kg. Incredibile la panna che continua il suo rialzo e viene oggi offerta a prezzi tra 1,75 e in qualche caso 1,80 €/kg. I prezzi sono intesi reso Nord Italia.

– I bollettini del burro sono assolutamente discordanti tra loro, con Kempten che sale di € 0,13 sul minimo e di € 0,07 sul massimo, rispettivamente 3,53 e 3,57 €/kg. Tra l’altro è difficile trovare nel passato un listino con una differenza di soli € 0,04 tra minimo e massimo. L’Olanda sale di € 0,05 e si porta a 3,50 €/kg. La Francia, che ogni tanto perde il passo, resta invariata a 3,44 €/kg. Il prezzo medio di questa settimana dei tre Paesi che prendiamo in considerazione è 3,497 €/kg. Il mercato è sempre più rapido dei bollettini nel crescere e lo ha confermato anche la scorsa settimana dove ormai le richieste erano intorno a 3,70 €/kg partenza. Il continuo aumento dei prezzi, oltre ad essere dovuto alla scarsità e al conseguente aumento dei prezzi della crema, è anche frutto delle continue richieste che arrivano da Paesi terzi.

Latte in polvere: sul bollettino tedesco si registrano ulteriori lievi aumenti, ma anche in Francia, con aumenti più importanti essendo rimasta indietro nelle settimane precedenti; invece completamente invariati sull’olandese lo scremato sia alimentare che zootecnico, in aumento l’intero. Il mercato però segna il passo con contratti fatti sul secondo trimestre a prezzi più bassi di settimana scorsa. Il riposizionamento nel mercato a livelli più ragionevoli, causato in parte da un troppo rapido aumento, è anche dovuto al fatto che si preferisca produrre e vendere la crema, oggi ben valorizzata, e il latte scremato non ha altro destino che la sprayzzazione. Sicuramente sulle quotazioni dello scremato pesa anche il fatto che la merce statunitense oggi costi meno di quella comunitaria, limitandone le esportazioni.

– Per ora continua l’aumento delle quotazioni del siero in polvere sul bollettino tedesco; anche il francese sale di molto e si porta alla media del tedesco dopo essere rimasto fermo nelle settimane precedenti. L’olandese forse aveva esagerato negli aumenti di settimana scorsa e cala allineandosi ai livelli degli altri due.

– Le quotazioni nazionali dei formaggi restano stabili. Quotazioni medie Ue in calo per l’Edamer a 3,10 €/kg e il Gouda a 3,15 €/kg, in aumento per l’Emmentaler a 4,96 €/kg e invariate per il Cheddar a 3,08 €/kg.

NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, rispetto le settimane precedenti, e non in valore assoluto.

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