Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: in calo la crema, stabile il burro

2017-11-27T12:39:23+02:0027 Novembre 2017 - 12:39|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , , |

Cremona – Assocaseari analizza gli andamenti del mercato lattiero caseario, la scorsa settimana, che mostrano a sorpresa una diminuzione dei prezzi della crema mentre restano stabili le quotazioni per il burro, sia in Germania che in Francia. Il latte crudo è in leggero calo, a 40 euro al chilogrammo. In Italia, le quotazioni dei formaggi restano sostanzialmente stabili. Di seguito il commento integrale:

– Latte e crema, che mercati! Nessuno si sarebbe aspettato una diminuzione dei prezzi della crema in questo periodo e invece puntuale è arrivato quello che non ti aspetti. Oggi si parla di offerte di merce tedesca intorno ai 2,60 euro/Kg e di merce dell’Est-Europa addirittura a livelli inferiori di 2,50 euro/Kg. Tenendo conto che anche il latte crudo è leggermente diminuito e sia quotato a 0,40 euro/Kg arrivo, viene da supporre che l’offerta non manchi. Latte scremato trattato appena sotto a 0,16 euro/Kg arrivo.

– Burro: stiamo esagerando, seconda settimana consecutiva senza nessuna variazione dei bollettini del burro. La Germania resta ferma a 5,05 il minimo e 5,25 euro/Kg il massimo, Francia a 5,00 euro/Kg e Olanda a 4,97 euro/Kg. Le offerte oggi sono comunque sempre superiori alle rilevazioni ufficiali, che, probabilmente, risentono di questo clima di incertezza e attendono di vedere una situazione più chiara (se possibile…).

– Latte in polvere: bollettini del latte in polvere invariati in Germania e in Olanda, in Francia invece in aumento lo scremato, in diminuzione l’intero. Ma quello che ci interessa oggi sono le aste di vendita della merce all’intervento. Richieste addirittura 33.195 tons contro le 1.790 tons dell’ultima volta con prezzi che oscillavano tra gli 800 e i 1.390,20 euro/tons, vendute 40 tons a prezzo massimo che è comunque di 50 euro/tons inferiore rispetto alla vendita precedente. Una domanda così alta dimostra che c’è interesse, se il prezzo è conveniente, ma la comunità continua a fare la preziosa e vende poco al prezzo più alto, però vende. La prossima asta sarà martedì 12 dicembre e sarà interessante scoprire, il 14, il gioco che faranno i compratori da un lato e la Ue dall’altro.

– Siero in polvere: bollettini dei sieri in polvere stabili per il siero alimentare e in leggero rialzo per l’uso zootecnico in Germania; in Olanda ribasso per l’uso zootecnico; alla Francia deve essere venuto il mal di mare dopo essere salita e scesa un po’ di volte; questa settimana ha fatto invariato. Le importazioni sudcoreane di siero in polvere sono diminuite del 8,2% in ottobre, 3.284 tons, ma sono positive negli ultimi 12 mesi.

– Formaggi: quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi in calo per l’edamer a 3,36 euro/Kg, il cheddar a 3,37 euro/Kg e per il gouda a 3,44 euro/Kg , in aumento per l’emmentaler a 4,33 euro/Kg. In Italia, quotazioni stabili; in aumento solo il pecorino romano a Milano e in calo il grana padano a Mantova. La domanda di formaggi della Corea del Sud è in forte aumento. Si prevede che le importazioni aumenteranno del 2,7% nel 2017, andando a 113mila tons e del +3,5% nel 2018. La Corea del Sud è il quarto importatore più importante di formaggi della Ue. Malgrado in ottobre le importazioni di formaggi siano diminuite dell’11,1%, 7.781 tons, rispetto a ottobre 2016, nel periodo gennaio-ottobre 2017 sono comunque aumentate del 18,7%.

asso

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