Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: leggere crescita per il latte nazionale. Venerdì il burro ha ripreso a salire

2021-05-10T09:31:04+02:0010 Maggio 2021 - 09:31|Categorie: Formaggi, in evidenza|Tag: , , , , , , |

Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di Assocaseari, rivela che il latte crudo nazionale si sta leggermente riprendendo. Mentre la crema rimane ferma tra 1,84 e 1,88€/kg. E’ il burro però a dare i segnali più interessanti: dapprima venduto a prezzi inferiori a quelli della settimana precedente, venerdì mattina i bollettini hanno iniziato a salire. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

– Sul mercato nazionale, grazie a una domanda leggermente crescente, i prezzi del latte crudo si stanno un po’ riprendendo con contratti fatti tra 0,32 e 0,33 €/kg. Per quanto riguarda la crema nazionale di qualità, non vi è offerta ma neanche domanda e la poca venduta viene trattata tra 1,84 e 1,88 €/kg. Lo scremato invece tra 0,18 e 0,19 €/kg. I suddetti prezzi si intendono partenza. Sui mercati esteri, sul latte crudo si possono trovare offerte anche a prezzi inferiori rispetto alla settimana precedente, ma comunque sempre troppo care rispetto alla merce nazionale. Tutt’altro andamento ha la crema, con richieste che durante la settimana hanno oscillato introno a 1,96 €/kg. Anche lo scremato è cresciuto di qualcosa rispetto alla settimana scorsa con offerte tra 0,19 e 0,21 €/kg. I suddetti prezzi si intendono franco arrivo Nord Italia.

– La scorsa settimana, Kempten ha voluto forse dare un segnale ribassando il burro di €0,05 il minimo, venerdì 3,85 €/kg, e di € 0,10 il massimo che va a 3,95 €/kg. L’Olanda, invariata, ha confermato il 3,92 €/kg. Anche la Francia imperterrita conferma per la quinta settimana il 4,23 €/kg. La media della scorsa settimana dei tre bollettini che prendiamo in considerazione è 4,017 €/kg. I bollettini olandese e tedesco questa volta sono abbastanza allineati al mercato. Sul mercato c’erano i polacchi che avevano voglia di vendere, anche se però non vi era una grossa domanda. Offerte intorno a 3,75 €/kg per la merce polacca e a 4,00 €/kg per quella tedesca. Venerdì mattina, però, il burro ha preso un andamento completamento diverso e ha seguito la crescita che abbiamo notato nella crema. Le indicazioni parlano di burro polacco offerto nuovamente a 3,95 €/kg, burro tedesco oltre i 4,10 €/kg e burro di siero e 3,80 €/kg.

– Lascia perplessi come il Global Dairy Trade abbia ripercussioni sul mercato comunitario solo quando sale e non venga assolutamente considerato quando ha il segno meno. Ecco che dopo martedì il latte in polvere è stato trattato a prezzi un po’ in crescita e il mercoledì subito la Germania ha aumentato l’intero e lo scremato sia alimentare che zootecnico. L’Olanda ha aumentato lo scremato sia alimentare che zootecnico. L’unica rimasta invariata è la Francia. I venditori dopo l’aumento dei mercuriali hanno immediatamente adeguato i prezzi di offerta che ormai hanno superato di poco i 2.700 €/ton.

Siero in polvere: la scorsa settimana è aumentato sul bollettino olandese e francese ed è rimasto invariato su quello tedesco.

– I bollettini italiani dei formaggi segnano un calo per il Parmigiano Reggiano a Milano e a Modena solo la voce dello stagionato 12 mesi, e a Mantova tutte le voci. A Brescia, in aumento le voci del Grana Padano più stagionato e in calo quelle del meno stagionato. Quotazioni medie Ue in aumento per il Gouda e l’Edamer, entrambi a 3,18 €/kg, in calo per l’Emmentaler a 4,85 €/kg e stabili per il Cheddar a 3,10 €/kg.

NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato.

Torna in cima