Venezia – La curva pandemica dell’aviaria ha cambiato tendenza. Dopo aver colpito Veneto, Lombardia e una parte di Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna – con 306 focolai accertati e 18 milioni di capi abbattuti – in Italia l’aviaria sta rallentando. “A gennaio non ci sono nuovi focolai, gli sforzi sono stati premiati e la curva ha cambiato tendenza”, spiega Calogero Terregino, direttore del Centro di referenza nazionale (CdRN) per l’influenza aviaria dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, in un’intervista pubblicata dal quotidiano Italia Oggi. “Il monitoraggio ci conferma che per adesso l’ondata pandemica si è fermata”. Il rischio, tuttavia, continua ad esserci, soprattutto a causa degli spostamenti degli uccelli selvatici migratori (principali responsabili dei contagi) che sono presenti sul nostro territorio per svernare e che ripartiranno tra febbraio e marzo. Per fermare l’ondata, ricorda Terragino, sono stati messi in sicurezza i territori, è stata aumentata la sorveglianza e la biosicurezza. “Se adesso rientra non avrà gli effetti dei mesi scorsi”.
Aviaria: in Italia, 306 focolai e 18 milioni di capi abbattuti. Ma ora l’ondata pandemica rallenta
Margherita Luisetto2022-01-26T10:33:47+02:0026 Gennaio 2022 - 09:55|Categorie: Carni, in evidenza|Tag: aviaria|
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