Barilla: da febbraio grande operazione di abbattimento listini (2). Il commento di Luigi Rubinelli

2024-01-15T16:46:24+02:0015 Gennaio 2024 - 09:30|Categorie: Dolci&Salati, Il Graffio, in evidenza, Mercato|Tag: , , , , , , |

Nell’ultima conferenza stampa Francesco Avanzini, Dg di Conad, ha espressamente detto che Conad avrebbe ridotto i prezzi dei Bassi&Fissi nel 2024 e che si aspettava una riduzione di prezzo da parte delle industrie fornitrici (non l’ha detto ma è sottinteso che l’aspettativa fosse rivolta anche agli altri retailer concorrenti).

Ed eccoci ad inizio anno con una notizia rilevante proprio sulla riduzione dei prezzi e viene da Barilla e riguarda la riduzione dei prezzi di pasta, bakery e derivati.

Perché lo ha fatto e che impatto avrà sul mercato?

  1. Nel 2023 a fronte di una flessione dei volumi superiore a 1 miliardo di euro (a valori costanti) nei canali della Gdo e del discount, la Marca del distributore (Mdd) si afferma come unico canale in crescita sostenendo l’intero settore del retail alimentare: +332 milioni di euro anche nell’ultimo anno.

 

2. Con un fatturato complessivo record di 25,4 miliardi di euro nel 2023, i prodotti a marca del distributore (Mdd) rappresentano oggi il 31,5% dell’intero giro d’affari del mercato della Distribuzione moderna in Italia, compresi i discount – nel 2019 era al 28,3% – affermandosi come strumento fondamentale delle imprese della distribuzione moderna per sostenere il potere di acquisto delle famiglie. Ricordiamo il caso di UniCoopFirenze che oltre al blocco dei prezzi delle Mdd ha scontato la spesa dei soci del 10% per tutto il mese di dicembre.

3. Le aziende, certamente compresa Barilla, hanno la necessità di mantenere inalterate le quote di mercato e di incrementare gli acquisti dei loro prodotti (gli inevitabili aumenti dei prezzi indotti dall’inflazione, cercano di rispondere con sistemi di scontistica sui segmenti di prodotti da forno a maggior volume); dall’altra parte, i retailer hanno l’esigenza, su una categoria così importante a livello di volumi, di continuare a stimolare l’affluenza dei clienti all’interno dei punti di vendita, rendendola visibile nei volantini e sugli slim dello scaffale.

4. Questo dovrebbe avvenire sia nei canali classici della Gdo (iper-supermkt-superette), sia nei discount, anche se nei discount molte referenze sono entry level, di prezzo più elevato che nella Gdo, inserite per creare traffico; una decisione ovviamente presa in accordo con i discount.

5. L’impatto maggiore della riduzione di prezzo avverrà sulle Mdd, sulle Marche del distributore delle singole insegne della Gdo, che hanno beneficiato non poco dagli effetti dell’inflazione, che si troveranno spiazzate nella nuova scala prezzi disegnata dall’operazione di Barilla. I produttori delle Mdd, poi, va ricordato, sono piccole e medie aziende sulle quali avrà un certo peso la riduzione dei prezzi operata da Barilla.

6. Un altro impatto ovviamente avverrà sui competitori diretti dei vari segmenti merceologici interessati dalla riduzione dei prezzi voluta da Barilla. Ci sono molte medie e piccole aziende che non potranno operare una riduzione di prezzo significativa e che alla lunga avranno una sofferenza visibile nei volumi e nei margini. E alcune, ahimè, verranno espulse dal mercato. Chi non ha prodotti facilmente imitabili con tecnologie modernissime come Ferrero è difficile che risentirà a breve di questa rivoluzione dei prezzi a scaffale.

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