Bizzari (Aibi) lancia l’allarme sui prezzi del pane: “I prodotti da forno sono le prime vittime dell’ondata dei rincari”

2021-11-11T15:33:51+02:0011 Novembre 2021 - 15:33|Categorie: Dolci&Salati, in evidenza|Tag: , , , |

Milano – Mangiare pane non diventerà un lusso, ma il problema dei rincari è impossibile da ignorare. Lo riferisce Aibi (Associazione Italia bakery ingredients), aderente ad Assitol (Associazione italiana dell’industria olearia). “Gli aumenti delle materie prime e dei carburanti, purtroppo, sono una realtà”, spiega Giovanni Bizzarri, presidente di Aibi. “Basta guardare gli indici Fao degli ultimi mesi per comprendere che il pane e i prodotti da forno sono le prime vittime di questa ondata di rincari”. Nell’ultimo anno i prezzi delle materie prime hanno infatti subito incrementi notevoli: +41% il grano, +50% lo zucchero, +60% gli oli vegetali. E’ anche il melasso da zucchero ad aver triplicato il suo costo. A incidere su questi aumenti, oltre al complicato andamento meteorologico mondiale, sono stati il calo delle produzioni, le difficoltà di approvvigionamento e l’aumento dell’energia. A cui si aggiungono, per il packaging, gli incrementi di alluminio e carta. “Abbiamo già notizie di aumenti, seppure contenuti, per alcune tipologie di pane e in alcune aree del Paese”, continua Bizzarri. “La tensione sui mercati delle materie di origine agricola durerà almeno fino agli inizi del prossimo anno e, nel frattempo, gli aumenti delle materie prime si scaricheranno sui prezzi agli operatori i quali, prima o poi, saranno costretti a rivedere i listini. Le aziende dei semilavorati della panificazione, pizzeria e pasticceria sono impegnate a mantenere in equilibrio costi, produzione e qualità, consapevoli che il pane è l’alimento base della nostra dieta quotidiana e che la nostra filiera ha un ruolo sociale”. Fondamentale, in questo senso, è la collaborazione di tutta la filiera. “Lavoriamo da sempre al fianco dei panificatori”, conclude il presidente di Aibi. “Anche in questa fase, intendiamo dialogare con i nostri interlocutori storici per individuare soluzioni che mettano in sicurezza il settore ed evitare una crisi dei consumi sotto Natale, il periodo più importante dell’anno per le nostre aziende”.

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