“Al di là di quelli che si prospettano essere gli scenari economici, difficili da capire e da interpretare in questo momento, quella che perde oggi è l’Europa. Il sogno nato tanti anni fa di arrivare un giorno a essere non un’aggregazione di popoli ma un’unica nazione che, pur nel rispetto delle singole sovranità, sapesse guardare con lungimiranza al bene comune. Le economie mondiali sono state duramente indebolite, in conseguenza dell’avidità e dell’irresponsabilità di alcuni, in questi ultimi anni. Quello che succede oggi può farci arretrare nuovamente. È una ‘sliding door’ della storia, che se si fosse aperta nell’altra direzione avrebbe permesso di guardare avanti. Mi dispiace soprattutto per i giovani inglesi sostenitori del ‘remain’, che ora vedono il loro futuro scelto da altri. Quelli che ora hanno votato per la Brexit, fra 30 anni non ci saranno più. Ma i giovani di oggi saranno gli adulti di domani e per forza di cose subiranno le conseguenze di scelte di altri. Per quanto riguarda il mercato del vino, francamente in questo momento mi sembra poca cosa, se non addirittura irrilevante. Di certo l’effetto boomerang sull’economia britannica ci sarà. Ma credo che quella che avrà maggiormente da perdere sarà proprio la Gran Bretagna. Spero, invece, che l’Ue possa imparare la lezione e capire che la politica non può essere determinata dall’interesse di alcuni. Quello che resta dell’Europa avrà successo solo se si guarderà, per davvero, senza retorica, senza se e senza ma, al bene comune”.
