Carni suine: le nuove dinamiche internazionali richiedono un dialogo di filiera. L’analisi di Teseo by Clal

2021-11-19T10:28:36+02:0019 Novembre 2021 - 10:28|Categorie: Carni, in evidenza|Tag: , |

Modena – A settembre l’export di carne suina dall’Ue segna un leggero recupero, per la prima volta da aprile. Come spiega un’analisi di Teseo by Clal, l’aumento è dovuto principalmente alla crescita della domanda delle Filippine, di cui la Spagna è il primo fornitore. L’import di carne suina europea nelle Filippine è cresciuto nel 2021 in seguito alla diffusione della peste suina africana che ha indebolito la filiera domestica. Per far fronte agli aumenti dei prezzi della carne suina, il governo locale ha recentemente aumentato le quote di importazione. Una situazione che potrebbe portare le Filippine ad essere un mercato in espansione per le carni europee anche nei prossimi mesi. Le esportazioni verso la Cina, invece, continuano a calare, anche se il Paese si conferma la principale destinazione delle carni suine comunitarie. Il forte rallentamento delle importazioni cinesi, a partire da maggio, è stato accompagnato da una riduzione dei prezzi medi all’esportazione della carne suina congelata, da 3,10€/Kg a 2,64€/Kg. Il rimbalzo negativo delle esportazioni ha progressivamente ridotto il rapporto tra export e macellazioni. Il risultato è, quindi, una maggiore offerta nei mercati domestici. Come spiegano da Teseo by Clal, le nuove dinamiche internazionali in atto richiedono oggi un dialogo di filiera: una maggiore collaborazione lungo tutta la filiera, nell’ottica di una pianificazione armonica, potrebbe essere la chiave per evitare un’eccessiva depressione dei prezzi domestici.

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