Di Luigi Rubinelli
Quando si parla di crisi dei cinema, dei locali dove si proiettano film, appaiono subito i lamenti. E va bene, ci sta, ma come tutti i locali e i negozi, il cinema adesso i clienti deve andarseli a cercare, non attendere che arrivino.
La pensano così probabilmente i manager dell’Anteo di Milano, un gruppo di sale e multisale che sta reagendo con sorprendente forza alla crisi del cinema e delle sale cinematografiche.
Questa è la seconda volta che propongono Cinemamme, dall’11 novembre al 23 febbraio 2023, una rassegna di proiezioni a pianto libero, nel senso che le mamme entrano con le carrozzine e i bambini ( neonati e fino a 18 mesi) al cinema con la possibilità di allattare i piccoli in sala, senza costrizioni varie.
Il volume dell’audio è basso, le luci soffuse, c’è un’area nursery e anche gli scaldabiberon per permettere alle mamme di godersi il film in sala.
Il biglietto costa 4 euro interno, 3 euro ridotto.
Strano che le multinazionali che lavorano sul bambino (da P&G in giù) non abbiano pensato a fare marketing in questo spazio.
Ma c’è dell’altro.
Al cinema a cena, a cena al cinema
Anteo già qualche anno fa ha aperto una apposita sala di proiezione dove è possibile mangiare al proprio posto, serviti e riveriti dall’Eataly di fronte.
Il prezzo del biglietto comprende pranzo, aperitivo o cena, a seconda dello spettacolo scelto.
- Pranzo (solo sabato, domenica e festivi) € 30
- AperEataly (venerdì, sabato, domenica e festivi) € 25
- Cena (tutti i giorni) € 40.
Il parere di Alimentando
Insomma, c’è sempre da imparare, oltre a lamentarsi. Per chi ha voglia di capire e di fare marketing nelle competizioni più acerrime.