Clai: in occasione di Pasqua donazione alla comunità di Sant’Egidio

2023-03-22T11:27:54+02:0022 Marzo 2023 - 11:27|Categorie: Salumi|Tag: , |

Imola (Bo) – Il viaggio solidale di Clai continua. Dopo la collaborazione con il Banco Alimentare per le festività natalizie, in vista dell’arrivo della Santa Pasqua, la Cooperativa agroalimentare di Imola presenta una nuova iniziativa a favore delle situazioni più fragili.

Al centro dell’interesse di Clai è entrato il sostegno verso l’impegno quotidiano della comunità di Sant’Egidio, attiva in Italia e in 72 paesi del mondo, legata da sempre ai più poveri con un impegno volontario e gratuito; attualmente è particolarmente impegnata nel sostenere in Italia migliaia di famiglie impoverite dalla crisi economica (resa ancora più problematico dalle conseguenze della drammatica guerra in Ucraina). Nel solo 2022 Sant’Egidio ha distribuito in 30 città italiane 230mila pacchi alimentari, raddoppiando inoltre il numero di pasti distribuiti negli anni passati. Clai realizza una nuova esperienza solidale che accompagnerà il suo cammino, e quello dei suoi consumatori, lungo la strada che precede l’arrivo della Pasqua attraverso una donazione che contribuirà a rafforzare l’opera portata avanti dalla Comunità di Sant’Egidio.

“Il desiderio di dare una mano a persone che attraversano momenti delicati della loro esistenza spesso deve fare i conti con la difficoltà oggettiva nel reperire lo ‘strumento’ adeguato per raggiungere il risultato sperato”, spiega Pietro D’Angeli direttore Generale di Clai. Valutiamo infatti con estrema attenzione le varie realtà attive nel campo sociale in tutta Italia per essere sicuri che il nostro impegno possa essere sempre valorizzato al massimo. Dopo l’ottimo risultato raggiunto grazie all’iniziativa con Banco Alimentare, siamo davvero lieti di aver trovato un altro partner altrettanto serio, credibile e affidabile: con Sant’Egidio l’intesa è stata immediata. Questa grande Comunità, va sottolineato, non si preoccupa ‘soltanto’ di fornire un pasto, ma accoglie le persone cercando di supportarle in modo più esteso. Si tratta di un ‘prendersi cura’ che si avvicina molto allo spirito più profondo di Clai, che mette sempre al centro la persona, con i suoi bisogni e le sue aspirazioni”.

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