Berlino (Germania) – In Italia il comparto del beverage continua a crescere e a espandersi. Infatti, secondo un’indagine di Kantar per Idealo, portale di comparazione prezzi, negli ultimi tre mesi circa il 21% dei consumatori italiani ha fatto almeno un acquisto online nel settore beverage. Di cui il 97% era destinato al mondo degli alcolici e solo il 3% a quello degli analcolici (anche se l’interesse per questo comparto è cresciuto dell’86%).
A trainare le vendite la fascia 35-44 anni (24%). Gli incrementi più importanti, rispetto all’anno precedente, si sono rilevati sul gin. Il cui interesse è cresciuto del +89%. Seguito da vodka (+75%), superalcolici (+53%), liquori (+46%), cognac & brandy (+40%), rum (+22%) e spumanti, prosecchi e champagne (+16%). Più basso, invece, l’interesse per i vini, che nell’ultimo anno è stato pari allo 0,5%.
Diversa la situazione registrata nel resto dei paesi europei in cui è attivo Idealo (Germania, Austria, Francia, Spagna e Uk). Lì, infatti, il maggiore aumento di interesse si è rilevato per i comparti di birra (+56%) e vino (+53%). Mentre sono scesi i numeri relativi a gin e whiskey (rispettivamente -3% e -2%).
Dati interessanti rilevati anche per quanto riguarda i prezzi. Ad eccezione delle birre, che hanno fatto registrare un aumento di costi superiore al 30%, liquori, gin, vodka e spumanti hanno segnato aumenti di prezzo nella fascia tra l’1 e il 6%. Mentre rum, vini, whisky, cognac & brandy costi inferiori rispetto all’anno precedente.
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