Crisi Ferrarini: nuova domanda di concordato. In campo la newco Pini-Amco

2020-09-03T10:27:09+02:001 Settembre 2020 - 14:20|Categorie: Carni, Salumi|Tag: , |

Reggio Emilia – Ferrarini ha depositato ieri, 31 agosto alle ore 21.30, presso il Tribunale di Reggio Emilia la nuova proposta di concordato ex artt. 160 e ss. l.fall. Si legge in una nota diffusa dal gruppo: “Il piano assicura le migliori condizioni per il rilancio dell’impresa, salvaguarda i livelli occupazionali, evita ricadute negative sull’indotto e soddisfa (i) i creditori privilegiati ed in prededuzione integralmente e (ii) i creditori chirografari al 33% – differenziati attraverso la formazione di classi – percentuale che, attestata, rende inammissibile la proposizione di concordati concorrenti”. Un ruolo decisivo spetta a Rilancio industrie agroalimentari Srl, la società neocostituita e partecipata da Pini Italia e Amco come partner finanziario. La newco “si occuperà della gestione in continuità con il passato, potendo disporre del know-how di produzione e delle consolidate relazioni sia con la Gdo, sia con la rete distributiva rivolta alle vendite al dettaglio”, prosegue la nota. Inoltre, “sarebbe inutilmente rischioso introdurre fattori aleatori ed intervenire sull’attuale struttura aziendale, già risanata da tempo grazie al tempestivo supporto indiretto del Gruppo Pini”. L’azienda valtellinese metterà a disposizione la propria rete commerciale nel mondo, “consentendo a Ferrarini di aumentare in modo esponenziale il raggio di azione all’estero e di promuovere il made in Italy”. Si prevede in futuro di “mantenere e, anzi, incrementare i livelli occupazionali” e di realizzare “un nuovo moderno ed efficiente cottificio che sostituirà quello di Rivaltella, ma che sarà certamente ubicato nel territorio reggiano, possibilmente in prossimità di quello attuale”. Il gruppo di società partecipate da Pini Holding “creerà pertanto una nuova realtà produttiva con la forza lavoro esistente, già specializzata; il piano prevede che lo stabilimento in Polonia di Ferrarini sarà venduto dagli Organi della procedura ed ogni produzione verrà trasferita in Italia”. Amco supporterà il progetto ed entrerà nel capitale di Rilancio industrie agroalimentari con una quota del 20%.

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