Crisi Vismara, il sindaco di Casatenovo (Lecco) scrive a Giorgia Meloni

2023-02-02T10:39:17+02:0031 Gennaio 2023 - 08:48|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: , , , |

Casatenovo (Lc) – Preoccupato per le sorti di Vismara, storica azienda dal futuro incerto a causa delle disavventure del Gruppo Ferrarini, il sindaco di Casatenovo, Filippo Galbiati, ha scritto una lettera a Giorgia Meloni, al ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso, al presidente di Regione Lombardia, al prefetto e alla presidente della provincia ci Lecco. A tema proprio il futuro dell’azienda, gravato dal peso del decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Lecco e attualmente sospeso.

“Questa azienda”, scrive Galbiati nella sua lettera-appello pubblicata da Il Giorno, “rappresenta una realtà produttiva storica fortemente radicata nel territorio della Brianza lecchese. Attualmente vi lavorano circa 160 dipendenti che rappresentano tutt’oggi la vera forza di un marchio che ha fatto della qualità della produzione un elemento fortemente identitario e riconosciuto in Italia come all’estero. Nonostante le serie difficoltà finanziarie del Gruppo Ferrarini di Reggio Emilia, che detiene da anni Vismara, anche in quest’ultimo anno la sede brianzola di Casatenovo ha sviluppato un aumento dei volumi produttivi e guadagnato nuove quote di mercato. Il Gruppo Ferrarini e la società Vismara, come a voi noto, sono oggetto di un percorso di concordato preventivo, soffrendo di una situazione di esposizione finanziaria molto seria, che preoccupa i lavoratori ed i loro rappresentanti. In nome dello spirito di collaborazione tra le istituzioni il sindaco chiede un incontro per dare garanzie ai dipendenti. Il nostro Comune d’intesa con la Regione e la Provincia ha messo in sicurezza dal punto di vista urbanistico la nuova sede dell’azienda, nonostante le reiterate inadempienze del Gruppo Ferrarini che si era impegnato con un accordo di programma a riqualificare le aree della fabbrica dismessa, proprio nell’ottica di riconoscere la priorità della salvaguardia dell’occupazione. È importante che le Istituzioni, nel rispetto dell’autonomia e delle competenze dei tribunali competenti, tengano monitorata questa situazione, anche e soprattutto per la difesa dell’occupazione di 160 lavoratori“.

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