Crollano in cinque anni i consumi di vino: -8%. Gli spumanti tengono a galla il comparto

2024-01-22T16:16:52+02:0022 Gennaio 2024 - 10:45|Categorie: Vini|Tag: , , , , , |

Milano – I dati dell’Osservatorio Uiv-Ismea su base Ismea-Nielsen-IQ restituiscono un quadro non sorprendente di quello che è stato l’andamento vinicolo di questo 2023, anche rispetto agli anni passati. Il primo dato è il calo degli acquisti sul mercato nazionale rispetto al 2022, pari a -3,1% nel 2023 (per un valore di poco superiore ai 3 mld di euro), per un totale inferiore a 1 miliardo di bottiglie vendute nella Gdo e nel retail italiano. A valore il dato è in timida crescita (+2,6%), ma per effetto dell’inflazione. Nel dettaglio, i fermi calano a volume del 3,6% (i rossi a -4,9%), gli spumanti calano del 2% (crescono solo gli charmat non Prosecco: 7,1%).

A dirci qualcosa su com’è cambiato il mercato è il paragone con i dati sui consumi di cinque anni fa, che mostrano un crollo di 8 punti percentuali, pari a 100 milioni di bottiglie in meno acquistate nel 2023 rispetto al 2019. In questo arco di tempo, i rossi fanno peggio della media (-15%), così come i vini comuni (-17%), le Igt (-13%) e le Dop (-2%). Tengono i bianchi (+3%) e crescono a doppia cifra i rosati, che segnano +17%.

A crescere sensibilmente nel quinquennio sono gli spumanti: +19% vs il -11% dei fermi, grazie in primis al Prosecco che, negli ultimi cinque anni segna +30% (nonostante il recente calo). Ancor più impressionante il dato degli altri metodi charmat: +42% in cinque anni (+7,1% nell’ultimo anno).

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