Di Angelo Frigerio
Roma – Le grandi manovre per le elezioni europee sono iniziate. E già ci sono sussurri e grida. Fra quelli che potrebbero lasciare Bruxelles c’è Paolo De Castro. Classe 1958, politico di lungo corso, De Castro, alle europee del 2019 venne rieletto, con il Pd, in terza posizione con 53.254 preferenze. Dal luglio 2019 ricopre la carica di coordinatore del gruppo dei socialisti e democratici europei, S&D, in Commissione Agricoltura. Ma oggi, dopo ben tre legislature europee, potrebbe cedere il passo. Destino diverso invece per Francesco Lollobrigida. L’attuale ministro dell’Agricoltura pare in predicato per un posto in Europa. Voci vicine a Fratelli d’Italia, il suo partito, lo vedono in pole position per uno scranno a Bruxelles. Con quasi il 30% dei consensi il partito della Meloni, se riconfermasse il gradimento degli elettori in Italia, potrebbe fare il pieno di consensi anche alle Europee. Se così fosse si libererebbe un posto di ministro. E, in un rimescolamento, si potrebbe anche ipotizzare un ritorno dell’ex ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio (Lega) in via XX settembre a Roma.
