Durum Days: presentati i nuovi trend della filiera del grano duro italiano. Innovazione e ricerca i punti chiave

2021-05-18T14:07:43+01:0018 Maggio 2021 - 13:54|Categorie: Grocery, Pasta e riso|Tag: , , , , , , |

Roma – Si è svolto oggi, martedì 18 maggio, l’annuale appuntamento con i Durum Days, l’evento dedicato al confronto tra le rappresentanze della filiera nazionale di frumento duro, semola e pasta. Tra i partecipanti, i rappresentanti di Assosementi, Cia, Confagricoltura, Copagri, Italmopa, Alleanza delle cooperative, Compag e Unione italiana food. Il 2020, anno complesso a causa dell’emergenza sanitaria, ha registrato un’ampia crescita nei consumi di pasta. In particolar modo, durante il primo quarter dell’anno. Nel 2020 la filiera italiana ha prodotto l’11% di pasta in più rispetto al 2019, nonostante il prolungato blocco del settore Horeca, con picchi di crescita superiori al 40% in alcuni periodi dell’anno. Per il 2021 si attende un ritorno ai livelli pre-pandemia, con una produzione dell’1% superiore a quella del 2019. Anche la domanda sembra normalizzarsi: nel primo trimestre 2021 i consumi di pasta hanno registrato un -15,1% rispetto all’analogo periodo del 2020. La stima per il 2021 è di un -3,4% rispetto al 2020, che porterà i livelli di consumi a quelli registrati nel 2019 (dati Areté). Tra le tendenze rilevate negli ultimi mesi spicca l’attenzione nei confronti dell’origine 100% italiana della materia prima. Così come un maggior interesse verso referenze di qualità e di nicchia. A tal proposito, i piccoli brand – fortemente specializzati nella produzione di nicchia – ampliano il loro market share, che dal 29,9% del 2019 passa al 32,9% del 2021. Cresce l’attenzione per i diversi formati e per gli ingredienti. Quest’ultimo segmento vede primeggiare la pasta di semola. Il buon andamento dei prezzi del grano porta a un aumento delle semine (+4%) che, per la campagna 2021-22 del frumento duro, fa ben sperare in un lieve incremento delle rese. Innovazione, ricerca, transizione ecologica, agricoltura 4.0 e un sistema produttivo più tecnologico tra gli obiettivi futuri del comparto. Oltre al raggiungimento delle linee imposte dal Farm to fork e dal Green Deal europeo. Per far fronte ai traguardi in programma, però, la filiera deve puntare sul gioco di squadra. “Lavorare insieme per mantenere in vita la filiera del grano duro nazionale. Questo è una tra le sfide più importanti”, spiega Giorgio Mercuri, presidente Alleanza cooperative italiane agroalimentare e promotore dell’evento. “Anche il ruolo della comunicazione non deve essere sottostimato. Siamo noi che decretiamo la sostenibilità dei nostri prodotti, non possiamo permettere alla Distribuzione di raccontare il nostro lavoro. Molto spesso, le modalità con cui lo racconta si dimostrano errate”.

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