Nuova Delhi (India) – La Camera Bassa del Parlamento indiano voterà questo pomeriggio la legge che consente l’ingresso nel Paese delle grandi catene distributive straniere. Venerdì, invece, sarà la volta della Camera alta. Un voto negativo costringerà il governo di Manmohan Singh a fare marcia indietro sulle riforme che puntano a introdurre più mercato nell’economia. L’arrivo dei supermercati stranieri in India ha scatenato la protesta dei piccoli commercianti locali. A settembre milioni di kirana, negozietti aperti agli angoli delle trafficate vie metropolitane e gestiti da decenni sempre dalla stessa famiglia di proprietari, hanno indetto una serrata di protesta. Il premier Singh però ha di voler proseguire con la sua agenda delle riforme, in testa alla quale ci sono le liberalizzazioni. I sostenitori dell’arrivo in India di Walmart, Tesco e Carrefour assicurano che i grandi gruppi stranieri offriranno prodotti migliori a prezzi più bassi. Intanto l’Autorità sui controlli finanziari indiana ha avviato un’inchiesta sul colosso Usa WalMart, che ha aperto in India una società di consulenza con un fatturato minimo da 14mila dollari, per preparare il suo ingresso nel Paese. I giudici indiani intendono verificare se WalMart abbia violato o meno le leggi locali. (NC)
