Farm to Fork/Pac 2021-2027 (2), Farinetti (Eataly): “Sarebbe bello se l’Italia si dichiarasse una nazione bio”

Roma – Parlando delle sfide ambientali dell’Unione, nel corso del suo intervento a ‘Strategia Farm to Fork e Politica agricola comune nella prossima programmazione Ue 2021-2027’ (8 novembre a Roma), Farinetti – che oltre a patron di Eataly è anche fondatore di Green Pea, primo department store dedicato al non food realizzato “in armonia con l’ambiente” –  lancia un appello/provocazione al mondo istituzionale e produttivo. “Anche noi mercanti dobbiamo entrare in campo, non basta che se ne occupino scienziati, politici e ragazzini. E alle istituzioni dico: ogni gesto della Pac deve avere come primario obiettivo l’emergenza climatica. E a noi italiani, pur restando europei, nessuno vieta di fare qualche gesto clamoroso. Non siamo forse quelli che hanno il maggior numero di aziende biologiche o biodinamiche? Siamo già i più bravi a riutilizzare il legno, a riutilizzare le plastiche monouso… dobbiamo diventare portabandiera in Europa e nel mondo di questo stile. Sarebbe bello che l’Italia si dichiarasse una nazione bio. So che è un gesto forte, so che ci sono molti prodotti dov’è difficile realizzare una certificazione biologica, ma sarebbe anche un modo per raddoppiare l’export delle nostre eccellenze. Io mi occupo di vino, ho 19 aziende agricole, ed entro 10 anni saremo tutti bio. Non c’è dubbio, altrimenti ci delistano dovunque. Allora tanto vale essere i primi.  È tanto che spingo il mio Consorzio, quello del Barbaresco a mettere il biologico nel disciplinare. Se lo si vuole, si può fare”.

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