Berlino (Germania) – In Germania, come riporta l’Agenzia Ice di Berlino, le campagne pubblicitarie di Aldi, Netto e Lidl fanno un confronto diretto dei prezzi, sottolineando la maggiore convenienza dei prodotti a marchio rispetto a quelli dell’industria. Queste campagne stanno però suscitando diversi dubbi: secondo un’indagine di Smhaggle, app tedesca finalizzata a trovare i prezzi migliori nei supermercati, i confronti sono fuorvianti. In primo luogo perché i prezzi della marca commerciale sono considerati come i driver dei prezzi, e, in secondo luogo, l’aumento dei prezzi riguarda soprattutto i prodotti Mdd. Il discount Aldi, per esempio, ha aumentato i prezzi dei prodotti a marchio proprio del 18% e quelli dei prodotti di marca commerciale solo del 9,2%. I prezzi sono diventati ancora più cari presso Edeka e Rewe: per i marchi Gut & Günstig (Edeka) e Ja (Rewe), ad agosto i prezzi sono cresciuti del 24% rispetto a gennaio 2022. I prodotti di marca, invece, sono aumentati del 12,8% (Edeka) e dell’11,8% (Rewe) da entrambi i rivenditori full-range. A questo si è aggiunto un aumento delle vendite del 15% per il marchio privato Gut & Günstig e del 9% per Ja. Secondo il Consumer Index della società di ricerche di mercato GfK, i supermercati hanno perso quasi il 4% delle vendite. La pressione sui dettaglianti è rafforzata dall’aumento delle quote di mercato dei discount. Infatti, mentre questi hanno chiuso il primo semestre dell’anno con un leggero vantaggio, aumentando la loro quota di mercato di 2 punti percentuali rispetto a gennaio, i retailer hanno invece perso il 2%
