Verona – In visita a un affollatissimo Vinitaly, il premier Giorgia Meloni ha partecipato alla premiazione del concorso enologico per istituti agrari. Nell’occasione si è anche rivolta agli allievi in questi termini: “Il vero liceo è il vostro, quello più profondamente legato alla cultura italiana. Sorrido quando sento che con la scelta del liceo c’è uno sbocco professionale. Negli istituti tecnici ci sono opportunità professionali molto più alte rispetto ad altri percorsi”. Meloni rilancia così l’idea del ‘liceo del Made in Italy‘, oggetto di una proposta di legge peraltro pronta da luglio 2022, quando era in carica il governo Draghi. Con l’esecutivo a trazione Fratelli d’Italia, la proposta si è concretizzata nel disegno di legge 497, da gennaio in discussione alla commissione Cultura e istruzione del Senato. Tra le materie di indirizzo, fin dalla prima classe, ci sono diritto, economia politica, informatica, oltre naturalmente a letteratura italiana e storia (ma niente latino). Dal terzo anno sono previste discipline più specifiche per comprendere più nel dettaglio come valorizzare il made in Italy in tutte le sue forme: Economia e gestione delle imprese del made in Italy, Modelli di business nella moda, nell’arte e nell’alimentare, Made in Italy e mercati internazionali.
