Girolomoni: cresce il biologico ‘dal seme al piatto’. Nel 2020 fatturato a +36%

2021-03-11T14:05:24+01:0011 Marzo 2021 - 14:05|Categorie: Bio, Grocery, Pasta e riso|Tag: |

Isola del Piano (Pu) – Girolomoni, la cooperativa agricola marchigiana fondata nel 1971 dal ‘padre’ del biologico Gino Girolomoni, chiude il 2020 con 18,8 milioni di euro di fatturato (+36% rispetto all’anno precedente) e una produzione di pasta pari a 105mila quintali. Come fanno sapere dall’azienda, la crescita va di pari passo con l’aumento delle risorse umane, passate da 55 a 70, e degli agricoltori coinvolti nella filiera, che sono oggi 450, quasi 100 in più del 2019. “Nel corso del 2020 l’aumento della richiesta, la crescita dei consumi in casa e il maggior utilizzo di canali di acquisto che presidiamo, come l’e-commerce, ci ha premiato”, sottolinea Giovanni Battista Girolomoni (nella foto), presidente della cooperativa e figlio di Gino. “Ma al di là dell’eccezionalità, c’è un trend negli ultimi anni di crescente attenzione per il biologico e per la qualità: siamo felici che i prodotti Girolomoni, con una filiera completa 100% bio, costruita in tanti anni di lavoro, siano sempre più apprezzati”. I risultati sono legati anche alla politica di investimenti, con in primo piano la costruzione del mulino, inaugurato nel 2019, che ha consentito di chiudere tutta la filiera di produzione: il grano viene infatti coltivato negli 80 ettari di proprietà e dai 450 agricoltori in Italia (di cui il 76% nelle Marche), macinato e lavorato dalla cooperativa per raggiungere tutto il mondo.

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