Il Consorzio di tutela dell’Aceto Balsamico chiude l’esercizio 2022 con una crescita del 43%

Modena – Si chiude in positivo il 2022 dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop. Soprattutto in termini di bottiglie certificate, che registrano un incremento del 43% sul 2021, quando già si registrava un +30% sull’anno precedente. A dirlo è il Consorzio di tutela, l’ente che dal 2009 si occupa di tutelare e promuovere ‘l’oro nero modenese’. Nel 2022, sono state 145mila le confezioni certificate dalla filiera, un segnale di incoraggiamento dopo i difficili anni della pandemia.

Tra i temi discussi durante l’assemblea dei soci svoltasi in chiusura di esercizio (17 dicembre), anche la variazione del Regolamento consortile che riguarda l’applicazione della norma ‘Erga omnes’, ovvero il contributo dovuto da parte dei produttori – associati e non – per coprire le spese inerenti le azioni di tutela e promozione del prodotto. “Il Consorzio è da sempre attento al contenimento delle spese per non sovraccaricare troppo i produttori e tale contributo va proprio in questa direzione”, aggiunge Corsini. “Sono lieto che il nuovo regolamento sia stato approvato all’unanimità dai soci durante l’ultima assemblea straordinaria, e il Cda si appresta a presentare un più aggressivo programma promozionale per sostenere la positiva tendenza di mercato che stiamo registrando, e alla quale è opportuno partecipino tutti i produttori, sia nei benefici che nei costi”.

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