Il Report di sostenibilità di Federdistribuzione: quanta CO2 stanno eliminando le insegne della Gdo? Nessun lo sa

2023-07-17T08:40:33+02:0017 Luglio 2023 - 08:40|Categorie: Il Graffio, in evidenza|Tag: , , , , |

Di Luigi Rubinelli

Purtroppo su alcuni giornali e in alcune trasmissioni televisive si legge e si ascolta che il cambiamento climatico non è poi così scientificamente conclamato: sono cicli ricorrenti, guardate in altre aree del globo, leggete bene cosa dicono gli scienziati, ecc., ecc.

È chiaro che le aziende non possono procedere nella stessa maniera. Lo si vede dai bilanci di sostenibilità. O meglio, da alcuni bilanci di sostenibilità. Alimentando se ne è occupata diverse volte.

Quello che dovrebbe essere la summa di tutti i bilanci di sostenibilità è il Report di Federdistribuzione, l’associazione della Gdo, che però mostra alcuni passaggi non chiari o comunque discutibili, soprattutto rispetto a chi fa che cosa, oggi e nel tempo, su chi e cosa farà domani.

Prendiamo un esempio. Rispetto ai termini condivisi dell’Onu (Sdg 7, energia pulita e rinnovabile) tutte le aziende si dicono d’accordo ed elencano quel che stanno facendo, pag. 34.

. l’utilizzo dei led è all’89%,
. i programmi di sensibilizzazione del personale sono al 79%,
. gli investimenti in impianti attraverso apparecchiature o tecnologie di minor consumo è al 74%,
. l’efficientamento dei sistemi di riscaldamento e refrigerazione è al 63%,
. la chiusura dei banchi frigo è al 58%,
. la chiusura delle porte dei pdv su strada è al 53%
. l’utilizzo di energia termica da impianti di co-generazione e trigenerazione è al 16%.

L’84% delle aziende ha avviato il monitoraggio attico dei consumi energetici. Molte acquistano energia rinnovabile.

Il Report di Federdistribuzione elenca poi una serie di best practice, quelle meglio spendibili: ci sono aziende del food e del non food.

Nell’Sdg 13, Agire per il clima, cioè come le aziende stanno affrontando il cambiamento climatico, ecco altri dati che riguardano il titolo di Alimentando:

. il 42% delle aziende sta lavorando sulla riduzione della CO2,
. il 32% fa compensazioni,
. il 26% fa campagne di sensibilizzazione ai consumatori sul cambiamento climatico.

Tutto bene, quindi?

No.

Non c’è scritto nulla di quanta CO2 è stata ridotta complessivamente o singolarmente e neppure di quanta se ne vuole ridurre nei prossimi anni.

Sono elencati dei paliativi, scusate il termine, a pag. 50:
. installazione di colonne per auto elettriche, 47% (francamente nella mia zona ne vedo poche poche),
. il 42% dice di ottimizzare gli spostamenti della logistica,
. il 32% efficienta i cedi,
. il 32% dei veicoli elettrici della flotta aziendale è elettrico,
. il 26% dei veicoli per le consegne ai clienti sono elettrici,
. il 16% delle aziende pratica il car pooling.

Ma alla fine della lettura del Report, redatto da Altis, non c’è una riga su quanta CO2 è stata eliminata.

Possibile? Possibile.

Leggendo i singoli report delle imprese della Gdo mi ha colpito, al riguardo della riduzione di CO2, solo Esselunga e Conad (che non aderisce a Federdistribuzione) per i numeri che mettono in chiaro. Per non parlare dell’uso di pannelli fotovoltaici sui tetti dei punti di vendita per l’autoproduzione di energia. Lo stesso vale per i centri commerciali, all’interno dei quali lavorano diverse superfici della Gdo e di Federdistribuzione. Per non parlare ancora di parcheggi interrati nei punti di vendita stand alone, che sono un’ancora di salvataggio con temperature a 36°…

Francamente non è un bel leggere. Il cambiamento climatico c’è ed è drammatico, a dispetto dei negazionisti (che sono sempre gli stessi, dai no vax ai terrapiattisti e sono traversali a tutti i partiti del centro destra) e forse, forse, la Gdo farebbe bene ad affrontare la riduzione della CO2 in modo più deciso, abbandonando quel modo di presentare la situazione attuale in modo quasi trionfalistico.

E non vale pubblicare alla fine i consigli di Ambrosetti e McKinsey su come si decarbonizza il retail, perché, ahimè e ahinoi, non sta succedendo.

Aspettiamo il prossimo Report.

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