Influenza aviaria: Aia avvia la cassa integrazione per mancanza di tacchini

2022-01-17T08:44:15+01:0017 Gennaio 2022 - 08:44|Categorie: Carni, in evidenza|Tag: , |

Verona – A causa dell’influenza aviaria, Aia – l’azienda del Gruppo Veronesi che figura tra i più importanti produttori di carni bianche in Italia – ha deciso di ricorrere alla cassa integrazione. La mancanza di materia prima ha costretto infatti l’azienda a sospendere la produzione di prodotti a base di carne di tacchino fino al 31 gennaio, data in cui potrà riprendere l’accasamento di nuovi capi. Come riporta il quotidiano Il Gazzettino, dopo l’avvio della cassa integrazione il 6 dicembre scorso nelle sedi produttive di San Martino Buon Albergo (la capofila Aia) e Nogarole Rocca (Vr), in questi giorni è stata la volta anche dello stabilimento di Zevio (Vr). Nel complesso sono coinvolti circa 6mila dipendenti. Ma i più colpiti, secondo quanto fa sapere Maria Pia Mazzasette, segretario Flai Cgil Verona, in un’intervista a Tgr Veneto, sono i circa mille lavoratori a tempo determinato in quanto esenti dalla cassa integrazione. “Interi settori lavorano due-tre giorni alla settimana e con un solo turno giornaliero” spiega. “Ci sono ricadute pesanti sul reddito dei lavoratori, in particolare per quelli a tempo determinato che non hanno accesso ad ammortizzatori sociali”. I sindacati hanno chiesto un incontro in Regione per portare il problema anche a un tavolo ministeriale.

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