Roma – Ancora segnali in chiaro scuro per la distribuzione italiana. Secondo quanto diffuso dall’Istat, l’indice destagionalizzato del valore delle vendite al dettaglio ha registrato una crescita dello 0,7%, rispetto al mese precedente e +0,3% se si considera la media del trimestre febbraio aprile. La variazione è, invece, nulla su base annua (dati grezzi). L’indice in volume delle vendite (che l’Istat ha cominciato a diffondere proprio da questo mese) aumenta dello 0,7% su base mensile, ma cala dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per quanto riguarda gli alimentari, il confronto mensile mostra segnali positivi con un +1% a volume e valore. I dati grezzi su base annua evidenziano, invece, un calo dello 0,8% a valore e dell’1,8% a volume. Per quanto riguarda le forme distributive, le vendite nella grande distribuzione sono invariate su base annua, mentre segnano un +1,3% nel periodo gennaio-aprile. Meno dinamico l’andamento per le strutture a prevalenza alimentare (-0,7% rispetto ad aprile 2014), rispetto a quelle non alimentari (+1%). Resta piuttosto statico il trend per le imprese operanti sulle piccole superfici, con un +0,1% tendenziale. Sono soprattutto discount, specializzati, in particolare nel non food a dettare il trend positivo. Il confronto su base annua evidenzia un +2,2% per le vendite in valore degli esercizi specializzati, un +2,3% per i non specializzati a prevalenza non alimentare (contro un -0,6% dei quelli a prevalenza alimentare), mentre i discount alimentari, registrano un progresso del 2,2%.
