Milano – Grazie ai risultati del 2021, Italian Wine Brands si conferma il primo gruppo italiano del vino non cooperativo. Nell’anno le vendite consolidate pro-forma sono state pari a 408,9 milioni di euro, in crescita del 100,1% sul 2020 (nel 2019 i ricavi erano di 87,6 milioni). Un simile risultato è stato possibile anche grazie all’apporto dato dall’acquisizione di Enoitalia, finalizzata lo scorso luglio, che nel 2021 ha realizzato un fatturato di 208,4 milioni. Inoltre, come specificato in una nota, “la dinamica dei ricavi è caratterizzata sia dall’ulteriore rafforzamento del Gruppo sui mercati internazionali”, dove sono stati realizzati ricavi per circa 332,3 milioni (+102,55%), “sia da un maggiore presidio sul mercato domestico”, con ricavi per 75,7 milioni (+91,4 per cento). A livello di canali, il wholesale è cresciuto del 150,3% a 299,4 milioni; il distance selling (vendita diretta ai privati), di contro, ha riportato una lieve flessione dell’1,35% a 82,7 milioni; e ora, grazie a Enoitalia, il gruppo è anche presente nell’horeca con ricavi per circa 26 milioni.
