Roma – Durante l’operazione ‘Miele 2023’, frutto del protocollo d’intesa tra Guardia di Finanza e Icqrf per la tutela dei mieli italiani, sono state sequestrate 22 tonnellate di miele senza tracciabilità proveniente da diversi Paesi europei ed extraeuropei, tra cui Romania, Ungheria, Turchia, Cina e Vietnam, oltre a 3,4 tonnellate di sostanze zuccherine illecitamente impiegate nella produzione di miele biologico.
I controlli, secondo quanto riportato dal Masaf (Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste), avrebbero coinvolto un’azienda di Vicenza attiva su scala nazionale, dove sarebbero stati sequestrati oltre 70 fusti di miele da 300 chili l’uno. Dalle analisi sui campioni sono emerse irregolarità sia nell’indicazione di provenienza, sia legate alla difformità delle origini botaniche, oltre all’eccessiva presenza di amido, indicatore del miele adulterato.
“Grazie al lavoro degli uomini e delle donne delle Forze dell’Ordine e dell’Ispettorato della Tutela della Qualità e Repressione Frodi del Masaf, proseguono le attività di controllo che, oltre a prevenire e individuare eventuali illeciti, mirano a garantire una filiera agroalimentare virtuosa, con prodotti sicuri, conformi alla normativa di legge e garantiti”, si legge in un comunicato del Masaf.