L’arresto di Piero Pini in Ungheria (2): dubbi e perplessità

2019-03-30T22:35:44+02:0030 Marzo 2019 - 15:58|Categorie: Carni, Salumi|Tag: , |

Kecskemét (Ungheria) – Un terremoto. Un autentico terremoto. La notizia dell’arresto in Ungheria di Piero Pini (clicca qui) lascia perplessi e amareggiati. La famiglia Pini, infatti, è impegnata a tutto campo non solo nel paese magiaro, ma anche in Polonia, in Italia e sta costruendo il macello più grande d’Europa in Spagna. La crescita tumultuosa del gruppo può aver dato fastidio a qualcuno. Strano che un imprenditore venga arrestato per soli reati fiscali. La misura ci pare effettivamente eccessiva. Strano che, a fronte di una proposta di cauzione da un milione di euro, la magistratura ungherese si sia opposta. Strano che un imprenditore che non ha mai avuto problemi col fisco in Italia sia diventato improvvisamente uno dei più grandi evasori in Ungheria. Strano che immediatamente la stampa ungherese si sia scagliata contro Piero Pini, definendolo: “Uomo con una mentalità meridionale [sic], arrivato dalla punta più settentrionale di Sondrio, in una zona riconosciuta dagli sciatori di Livigno paradiso fiscale famosa per il suo alcol a buon mercato”. Coincidenze, causalità: forse. A pensar male si fa peccato, diceva Andreotti. Ma si indovina quasi sempre.

In foto: lo stabilimento di Hungary Meat Ltd

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