Latte, gli allevatori investono in innovazione e digitale. Obiettivo: maggiore benessere animale e produttività. L’analisi di Teseo by Clal

2025-08-11T12:29:19+02:0011 Agosto 2025 - 12:29|Categorie: Formaggi, Latte, Mercato|Tag: , , , , , |

Parma – Migliorare il benessere animale, la produttività e l’efficienza, anche in risposta alla carenza di manodopera specializzata. Questi gli obiettivi degli allevatori italiani che stanno investendo in innovazione, robotica e digitalizzazione. Sfruttando il momento favorevole dei prezzi di latte e formaggi (su tutti Grana Padano Dop e Parmigiano Reggiano Dop), come sottolinea l’analista Clal Alberto Lancellotti in un articolo pubblicato sul portale Teseo by Clal.

In un’intervista ad Alberto Cortesi, allevatore e presidente Confagricoltura Mantova, Lancellotti esplora l’effetto dei nuovi costi che l’innovazione porta con sé sui bilanci delle aziende agricole da latte.

“Le molte aziende che hanno fortemente investito in questi ultimi anni trovano un momento particolarmente favorevole di mercato e redditività, a condizione di aver fatto investimenti mirati e di essere in grado di utilizzarne al massimo i benefici”, sottolinea Cortesi a Clal. “L’adozione del robot di mungitura richiede ammortamenti più elevati e un costo in manutenzione e materiali di consumo di circa il doppio per litro di latte munto rispetto alla sala di mungitura tradizionale”.

Altro nodo cruciale per il settore è quello della manodopera specializzata. “Occorre riuscire a ottenere il massimo della produttività e per far questo la gestione deve essere affidata a operatori adeguatamente preparati, cosa non semplice. Se aggiungiamo una ulteriore complicazione derivante dai numerosi sistemi informatici di controllo e gestione presenti nelle aziende agricole i cui dati spesso sono blindati e non trasferibili, la questione della preparazione delle persone risulta ancora una volta essenziale”.

Quanto al tema benessere animale, “se l’investimento è stato inteso come moderne strutture progettate correttamente in spazio, aerazione, luce e facilità di pulizia, il ritorno economico è più facilmente raggiungibile anche senza tecnologia di ultima generazione. Ritengo si possa fare l’allevatore con bilancio economico positivo anche senza robot di mungitura e di alimentazione ma non si può prescindere dall’avere stalle adeguate dal punto di vista comfort. L’allevamento da latte deve mettere in conto un costo in moderne tecnologie e di ammortamento in strutture molto elevato che può arrivare a superare largamente i 5 centesimi/litro”, conclude Cortesi.

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