• Giansanti

Massimiliano Giansanti (Confagricoltura): “Basta fake news sull’agricoltura e sugli allevamenti”

2023-08-31T09:58:44+02:0031 Agosto 2023 - 09:58|Categorie: Carni|Tag: , , |

Roma – “Le fake news nei confronti dell’agricoltura e degli allevamenti impongono una replica a tutela dell’immagine del ruolo svolto dalle imprese”. Con questo monito, Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, sostiene l’urgente necessità di contrastare ogni affermazione che sempre più spesso viene fatta in modo errato sul comparto. Il riferimento, in questo caso, è alla dichiarazione di un gestore del fondo Pictet. Che, in un recente articolo ha spiegato come la pandemia e la guerra in Ucraina abbiano “messo in luce non solo la precarietà di una rete di fornitura (l’agricoltura, ndr) attaccabile e poco sicura, ma anche i costi ambientali e sanitari associati alla produzione intensiva al consumo di carne”. Nell’articolo si cita anche la posizione di George Monibot, attivista ambientale ed editorialista del The Guardian, che sottolinea quanto l’agricoltura sia di gran lunga più nociva per il pianeta di qualsiasi altra industria.

“Si tratta di affermazioni forti che vanno contrastate, facendo ricorso a numeri e riscontri oggettivi”, spiega Giansanti. E ricorda: “Anche durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria, non si è verificata nessuna crisi della rete delle forniture. I rifornimenti di prodotti destinati all’alimentazione sono stati garantiti con continuità in tutti gli Stati membri. Per quanto riguarda, poi, l’impatto ambientale dell’agricoltura e degli allevamenti, lasciamo parlare i numeri che, per natura, non si prestano a pregiudizi e a interpretazioni di parte. Secondo le rilevazioni di Eurostat, il Servizio statistico della Commissione Ue, nel 2020 l’attività agricola ha inciso solo per l’11% sul totale delle emissioni di gas a effetto serra. In dieci anni, il settore primario ha ridotto le proprie emissioni del 21%, circa 100 milioni di tonnellate in meno. Anche le emissioni provenienti dalle fermentazioni enteriche (metano) sono diminuite del 22% rispetto ai livelli in essere nel 1990. Sono risultati importanti, ma di certo non rappresentano un punto di arrivo. Agricoltori e allevatori continuano a essere impegnati per accrescere la sostenibilità ambientale e ridurre ulteriormente la pressione sulle risorse naturali”.

Torna in cima