Londra (Uk) – Consumatori britannici sempre più allarmati per il caro vita. Secondo una ricerca, i prezzi ostinatamente alti dei generi alimentari fanno sì che il costo della spesa settimanale sia ora una preoccupazione pari a quella delle bollette energetiche. Questi secondo l’Office L’Office for National Statistics britannico gli indici d’inflazione relativi ai beni alimentari (il dato è relativo alla variazione nei dodici mesi conclusi a luglio):
Zucchero 54,5%
Olio d’oliva 41,5%
Salse e condimenti 28,4%
Formaggio e cagliata 24,6%
Uova 26,7%
Latte magro 10,9%
Pasta e cuscus 23,1%
Marmellate e miele 14,3%
Piatti pronti 11,7%
Carne di maiale 22,2%
Pesce 13,4%
Ortaggi e verdure 16,7%
Pane 11,8%
Burro 2,2%
Frutta 8,4%
Bevande e Succhi di frutta e verdura 20,4%
Acque minerali o di sorgente 18,2%
Bevande analcoliche 12,3%
Tè 12,7%
Caffè 6,3%
Cacao e cioccolato in polvere 21,9%
Birra 11,8%
Alcolici 5%
Vino 5%
