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Mediobanca, futuro roseo per i big del vino italiano (2). I best player del 2023

2024-06-18T08:41:54+02:0017 Giugno 2024 - 17:52|Categorie: in evidenza, Vini|Tag: , , |

Milano – L’indagine sul settore vinicolo italiano (leggi qui), condotta dall’Area studi di Mediobanca, scatta una fotografia dello stato di salute del comparto con un focus sui best player del 2023.

La leadership delle vendite per l’anno solare 2023 resta al gruppo Cantine Riunite-Giv, con un fatturato di 670,6 mln di euro, anche se in lieve calo rispetto al 2022 (-3,4%). Al secondo posto troviamo il polo vinicolo Argea, con 449,5 mln di euro, in calo del -1,2%. Segue Iwb-italian wine brands, con 429,1 mln di euro, con un -0,3% rispetto al 2022. Si evidenzia la cooperativa romagnola Caviro che nel 2023 ha avuto un fatturato superiore ai 400 mln di euro, con un +1,4% sull’anno precedente.

Nella fascia compresa tra i 200 e i 300 mln di euro si attestano: la cooperativa trentina Cavit, fatturato pari a 267,1 mln di euro, con un +0,9% sul 2022; la veneta Santa Margherita, con 255,4 mln di euro, e un -2%; la toscana Antinori, 250,3 mln di fatturato e +1,9%; La Marca, con fatturato pari a 225,8 mln di euro e -4%. Valutando la redditività delle imprese, cioè il rapporto tra risultato netto e fatturato, il podio spetta alla toscana Frescobaldi (29%), seguita dalla veneta Santa Margherita (18,5%).

Importante il dato che evidenza come alcune aziende abbiano una quota di export molto elevata: Fantini Group arriva al 96,4%, Ruffino al 91,1% e Argea al 89,9%.

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