“Mozzarella contaminata”: il Consorzio contro il film ‘Non ci resta che il crimine’

Caserta – “Mozzarella contaminata di Caserta”. Non è sfuggita agli spettatori una frase dell’ultimo film di Massimiliano Bruno, ‘Non ci resta che il crimine’, uscito in sala pochi giorni fa. È non è sfuggita neanche al Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop, il cui presidente, Domenico Raimondo, l’ha definita “una battuta di pessimo gusto, un falso storico e un’offesa inaccettabile a un intero territorio”. Il presidente fa sapere che, per tutelare i produttori e una terra “ingiustamente martoriata da stereotipi che non possono essere rilanciati anche da un film”, ha già incaricato i propri legali di mettere in campo tutte le azioni necessarie. “Nessuna mozzarella Dop è mai risultata contaminata, nemmeno nei periodi più difficili, che per fortuna sono alle spalle. Oggi i consumatori testimoniano ogni giorno quanto amano la bufala campana, visto che nel 2018 abbiamo raggiunto il record storico di produzione con oltre 50 milioni di chili di mozzarella sulle tavole di tutto il mondo”, aggiunge il presidente. “Siamo stufi di comportamenti del genere e non li tollereremo più”.

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