Nei primi tre mesi dell’anno freno tirato per l’export vinicolo

2014-06-17T12:33:48+02:0017 Giugno 2014 - 12:33|Categorie: Vini|Tag: , |

Roma – Fatta eccezione per gli spumanti, nei primi tre mesi dell’anno l’export vinicolo italiano denota una certa fiacchezza. Lo rivelano i dati elaborati da Il Corriere Vinicolo, che per l’imbottigliato mostrano un timido 4% a valore (a 875 milioni di euro) e un saldo zero a volume (a 2,8 milioni di ettolitri). A pesare sul comparto sono soprattutto i frizzanti (-3% il passivo a valore) e i vini fermi Dop (cresciuti solo del 3%). Per quanto riguarda i prezzi, invece, sempre nel comparto imbottigliati crescono del 2% i frizzanti, del 4% i Dop e del 6% gli Igp; mentre scendono i vini generici (-9%). Discorso a parte quello degli sfusi, con quotazioni che calano in media del 12% e un consuntivo del trimestre che, oltre a un calo fisico (-6%), vede anche un passivo pesante sul lato valori, attorno al 18%. In totale controtendenza la spumantistica, che registra aumenti medi del 20% rispetto a un anno fa, sia a volume che a valore.

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