Verona – La viticoltura biologica ha registrato, dal 2004 al 2014, una crescita del 259% in Europa e del 261% nel mondo. L’analisi di Wine Monitor e Nomisma, su dati Fibl, è stata presentata a VinitalyBio, il salone dedicato ai vini biologici certificati, durante la tavola rotonda organizzata da FederBio “Il mercato europeo del vino biologico, strategie per lo sviluppo e l’internazionalizzazione”. Nel mondo, il 4,5% della superficie vitata è bio, il 7,8% nell’Ue. Al primo posto il Messico (quota del 15,6%), poi Austria (10,7%) e Italia (10,3%). Con 72.361 ettari di superfici vitate bio, in crescita del +128% nel periodo 2003-2014, l’Italia è al secondo posto in Europa, dopo la Spagna (84.381 ettari). La classifica delle nostre regioni, vede invece in testa la Sicilia, seguita da Puglia e Toscana. Le vendite di vino bio hanno raggiunto, nel 2015, i 205 milioni di euro, di cui 68 milioni in tutti i canali del mercato interno e 137 milioni sui mercati internazionali (+38% rispetto all’export di vino bio realizzato nel 2014). In due anni sono raddoppiati i consumatori italiani di vini biologici, oggi 10,6 milioni.
