Carpi (Mo) – La Peste suina africana (Psa) è costata all’azienda di macellazione di Carpi (Mo) Opas Alimentare 20 milioni di euro annui di esportazioni verso la Cina. “Da quando Pechino ha detto stop alle importazioni dall’Italia, abbiamo completamente perso quel mercato”, spiega Valerio Pozzi, presidente e Ad dell’azienda, intervistato dal Sole 24 Ore in occasione dell’ingresso dei nuovi soci in Opas Alimentare (leggi qui). Il virus non è mai entrato nella struttura, che è rimasta sempre fuori dalle zone di restrizione, ma ha comunque fatto sentire i suoi effetti. “Per il momento, l’emergenza è congelata”, continua Pozzi, “solo la prossima estate potremo capire se è stata debellata oppure no. Quello che è certo è che, da quando è arrivato il nuovo commissario per la Psa [Giovanni Filippini, ndr], c’è stato un cambio di passo nella sua gestione”.
Opas Alimentare: almeno 20 milioni di euro persi ogni anno a causa della Psa, anche se l’azienda non è stata colpita
RepartoGrafico2025-01-28T11:39:04+01:0028 Gennaio 2025 - 11:35|Categorie: Carni, Salumi|Tag: Opas Alimentare, peste suina, valerio pozzi|
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