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Osservatorio Birra: costi di produzione a +50%. Possibili ricadute per il 48% dei birrifici

2022-11-28T13:08:33+02:0028 Novembre 2022 - 14:18|Categorie: Beverage, in evidenza|Tag: , , , , , , |

Milano – La birra continua a essere presente sulle tavole degli italiani, ma gli aumenti dei costi di produzione mettono a rischio il futuro della filiera. È quanto emerge dal rapporto “La creazione di valore condiviso del settore della birra in Italia”, realizzato da Osservatorio Birra e Althesys. Secondo i dati, tra il 2021 e il primo semestre 2022 i prezzi di materie prime strategiche come mais e malto d’orzo, sono cresciuti dell’80 e del 95%. Sono inoltre raddoppiati quelli dei packaging, soprattutto il vetro, e addirittura quadruplicati quelli dell’energia elettrica. In base a queste percentuali, nel 2022, a parità di valori di vendita rispetto al 2021, per i birrifici l’incidenza dei costi di materie prime ed energia sul valore della produzione è aumentata del +50%. Secondo Osservatorio Birra, le conseguenze per il settore rischiano di intaccare valore e occupazione della filiera, ma anche di azzerare il ‘fenomeno birra’ che in dieci anni ha spinto i consumi di questa bevanda. Un calo del 5% dei ricavi del settore, ipotizza l’analisi, porterebbe a perdite operative per il 48% dei birrifici. Inoltre, gli effetti dei rincari registrati finora non sarebbero limitati al 2022, con possibili sfide da affrontare anche l’anno seguente.

Rischia così di entrare in grave difficoltà un comparto strategico dell’Italia alimentare che nel 2021 ha generato 9,4 miliardi di euro di valore condiviso, ovvero mezzo punto percentuale (0,53%) del Pil e il 5% dei fondi previsti dal Pnrr. La birra, si legge nel rapporto, non ha però portato ricchezza solo a chi la produce. Al contrario: solo il 2% dei 9,4 miliardi di valore condiviso è trattenuto dai birrifici, mentre il resto viene distribuito ai lavoratori della filiera e allo Stato. Tanto che, per ogni euro di birra venduta, ne vengono generati 6,4 lungo l’intera filiera. Il rapporto spiega però che questo effetto moltiplicatore del valore, che cresce per ogni passaggio della filiera, vale purtroppo anche al contrario. Se entrano in crisi i produttori, ne risente tutta la filiera, in particolare il fuori casa: secondo Osservatorio Birra, infatti per il 64,5% dei locali la birra oggi rappresenta più del 25% del proprio giro d’affari.

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