Bologna – Cresce la presenza di prodotti biologici nelle dispense di ristoranti e bar. Così come l’interesse per la provenienza dei cibi e per la sostenibilità. È quanto emerge dal report di Nomisma per l’Osservatorio Sana. L’indagine, condotta l’estate scorsa su un campione di 250 ristoranti e bar, ha messo in evidenza che quasi 8 ristoranti su 10 e 6 bar su 10 utilizzano ingredienti biologici, soprattutto latte, ortofrutta, farine e uova. Estremamente diffusa anche la presenza di vini bio nella carta dei vini dei locali: l’85% dei ristoratori e più di 7 baristi su 10 hanno affermato di proporre almeno un vino bio. A spingere il trend è principalmente una scelta etica (lo afferma il 62% dei ristoratori e il 38% dei baristi). Più della metà dei ristoratori e il 35% dei baristi, dichiara poi di usare prodotti bio perché conferiscono una caratteristica innovativa e distintiva al locale grazie al posizionamento premium dei prodotti e le relative caratteristiche organolettiche. Accanto a questi driver, tra le motivazioni c’è anche il crescente interesse della clientela. Nonostante questo, rimane cruciale il tema dei costi: 4 ristoratori su 10 ritengono che siano troppo elevati. La maggior parte pensa che per avvicinare i consumatori al biologico serva più informazione perché i clienti conoscono poco le caratteristiche del prodotto a marchio e il metodo di produzione.
