Milano – Incidenti informatici e interruzione delle attività. Ecco quali sono i due rischi maggiormente tenuti dalle aziende. È quanto emerge dall’Allianz Risk Barometer, sondaggio annuale condotto da Allianz Global Corporate & Specialty (Agcs), che ha intervistato oltre 2.700 esperti nella gestione dei rischi in 94 Paesi. A destare preoccupazione ci sono anche i cambiamenti legislativi, quelli climatici, pandemie, catastrofi naturali, tensioni geopolitiche e manodopera non qualificata.
Il sondaggio ha messo sotto la lente d’ingrandimento i rischi più rilevanti in oltre 20 settori. In quello tecnologico-finanziario sono gli incidenti informatici a preoccupare maggiormente. Per l’agricoltura, chiaramente, siccità e cambiamenti climatici. Il rischio di interruzione delle attività, invece, è al primo posto in diversi settori: manifatturiero, beni di consumo, vendita al dettaglio e all’ingrosso, edilizia, real estate, food&beverage, alberghiero, tempo libero e turismo. “Non c’è motivo di disperare”, sottolinea Ludovic Subran, chief economist di Allianz. “La maggiore consapevolezza dei rischi in tutti i settori della società rafforzerà la resilienza sociale ed economica”.
