Allarme siccità nel Nord Italia. Coldiretti: “A rischio un terzo del made in Italy a tavola”

2023-02-14T10:18:46+02:0014 Febbraio 2023 - 10:18|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , |

Milano – Torna lo spettro della siccità. Dopo un’estate rovente, costata agli agricoltori circa il 10% del raccolto, la preoccupazione di coltivatori e associazioni di categoria è ancora alta. Nel Nord Italia l’inverno è stato caratterizzato da periodi di secca. E nel 2022 è caduto il 40% di pioggia in meno rispetto all’anno precedente. Una situazione allarmante, denuncia Coldiretti, che potrebbe mettere a rischio un terzo del made in Italy a tavola. Soprattutto quello concentrato nella Food Valley padana che, da sola, spiega il Sole 24 Ore, vale metà dell’allevamento nazionale.

In una condizione ben diversa si trova il Sud Italia e in particolare la Sicilia, dove il maltempo ha messo in ginocchio la raccolta di arance e agrumi. Nonostante i danni causati dalle recenti bombe d’acqua, la regione dovrà presto fare i conti con la mancanza d’acqua. In base agli ultimi dati Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni), infatti, le attuali riserve idriche risultano inferiori alla media degli ultimi 12 anni.

Di fronte a questi cambiamenti climatici, “è necessario realizzare un piano per contrastare la siccità e aumentare la raccolta di acqua piovana”, spiega Ettore Prandini, presidente di Coldiretti. “Insieme ad altri soggetti pubblici e privati abbiamo preparato da tempo una serie di interventi immediatamente cantierabili, che garantiscono acqua per usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita. Un intervento necessario anche per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione made in Italy: l’irrigazione può fare la differenza consentendo di triplicare le rese in campo”, conclude Prandini.

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