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Cina, Shanghai testa un sistema di etichettatura a semaforo per le bevande zuccherate

2024-04-26T11:51:59+02:0026 Aprile 2024 - 11:51|Categorie: Beverage, Mercato|Tag: , , , , , |

Shanghai (Cina) – È approdata a Shanghai, in Cina, una versione pilota del Nutriscore. Lo scorso 26 marzo il Shanghai municipal center for disease control and prevention (Scdc) ha infatti introdotto una versione sperimentale del sistema di etichettatura a semaforo. La classificazione si applica, stando a quanto riporta Food Navigator Asia, alle bevande zuccherate, sia quelle preconfezionate e dunque vendute in Gdo sia quelle preparate al momento e vendute in bar e sale da tè. Così come il Nutriscore o il Nutri-Grade di Singapore, anche questo sistema prevede l’adozione di una doppia classificazione: cromatica, dal verde scuro per i prodotti considerati migliori, al rosso scuro per i peggiori; a cui si aggiunge una classificazione in lettera, dalla A (bevanda consigliata) alla D (bevanda meno sana). “Le classificazioni”, sottolinea il Scdc, “si basano prevalentemente su tre fattori: il contenuto di zuccheri diversi da quelli del latte, il contenuto di acidi grassi saturi e acidi grassi trans”.

Per ottenere la lettera A la bevanda dovrà essere priva di dolcificante oltre a contenere concentrazioni adeguate delle altre tre categorie. “Non dovrà avere più di 0,5g ogni 100ml di zuccheri, non più di 0,75g ogni 100ml di grassi saturi e non più di 0,3g ogni 100ml di acidi grassi trans”, come riporta Food Navigator Asia. Inoltre, la classificazione dovrà tenere conto della composizione della bevanda nel suo insieme, adeguando il risultato al criterio peggiore. “Se un prodotto contiene 5,6g su 100ml di zuccheri (lettera C), ma anche 1,2g/100ml di acidi grassi saturi (lettera B), e zero g di acidi grassi trans (lettera A), la lettera assegnata a tale bevanda sarà comunque la C”, chiarisce il Scdc.

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