Pomodoro da industria, mancato accordo sul prezzo al Centro Sud. Anicav: “A rischio un intero settore”

2022-05-17T12:40:39+01:0017 Maggio 2022 - 12:40|Categorie: Grocery, Ortofrutta|Tag: , , , |

Napoli – Non è ancora stato raggiunto alcun accordo sul prezzo per il pomodoro da industria nel bacino Centro Sud (leggi qui). Dopo l’ennesimo tentativo andato vano, è arrivata la dura reazione da parte di Anicav, l’Associazione nazionali industriali conserve alimentari vegetali, nei confronti della parte agricola che, a dire dell’Associazione, avrebbe messo sul tavolo una richiesta di aumento ingiustificata. “Prendendo in considerazione il prezzo proposto dalla parte industriale (120 euro/ton per il pomodoro tondo e 130 euro/ton per il lungo, con un incremento di 15 euro su quanto pagato nel 2021)”, spiega una nota stampa rilasciata da Anicav, “si avrebbe per la parte agricola, sulla sola varietà tonda, un maggior ricavo di oltre 2.700 euro rispetto al Nord (+35%), maggior ricavo che salirebbe a più di 4.500 euro (+57%) se si andasse a considerare la richiesta fatta dalle OP (140 euro/ton per il pomodoro tondo e 150 euro/ton per il lungo)”. La richiesta della parte agricola, sottolinea Marco Serafini, presidente di Anicav, “rischia seriamente di minacciare il comparto del pomodoro da industria nel bacino Centro Sud, con importanti ripercussioni sull’economia e sull’occupazione del territorio”.

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