Psa, il nuovo Commissario straordinario è Giovanni Filippini. Assica: “Chiediamo tempestività, investimenti e gioco di squadra”

2024-08-12T10:53:28+02:0012 Agosto 2024 - 10:53|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: , , , , , |

Roma – Come avevamo anticipato pochi giorni fa (leggi qui), è stato designato un nuovo Commissario straordinario (il terzo) per la gestione dell’emergenza Peste suina africana. Si tratta di Giovanni Filippini, già direttore generale dei servizi veterinari presso il ministero della Salute, che succede nell’incarico a Vincenzo Caputo (che ha rassegnato le dimissioni il 1° agosto) e all’ancor precedente commissario Angelo Ferrari.

“Non ci siamo mai persi d’animo in questi oltre due anni di lotta alla Psa nell’Italia continentale, nemmeno nei momenti più bui e peggiori”, afferma in una nota diffusa venerdì Lorenzo Beretta, presidente di Assica, l’Associazione industriali delle carni e dei salumi. “Oggi affrontiamo una situazione eccezionale, ulteriormente preoccupante: per questo non ci aspettiamo miracoli dalla struttura commissariale e dal nuovo Commissario. Ci aspettiamo però poche cose concrete”.

In particolare, Assica chiede al neo-Commissario “tempestività, investimenti e gioco di squadra” oltre che risorse immediate per interventi volti a tutelare il settore produttivo e i suoi oltre 40mila posti di lavoro diretti, ma anche sostenere e agevolare i consumi interni. Tra gli interventi urgenti auspicati, 50 milioni di euro per le misure di contenimento ed eradicazione e un taglio Iva dal 10 al 4%.

“La filiera – si legge ancora nella nota di Assica – chiede adesso un deciso cambio di passo che porti a consolidare rapidamente i risultati programmati, attesi e appena accennati. Il neo designato Commissario è persona di comprovata esperienza e competenza, sul cui operato non ci sono dubbi di sorta. […] Con la fine dell’estate e l’approssimarsi dell’autunno dobbiamo farci trovare solidamente al riparo da nuovi focolai per offrire qualche certezza agli operatori che con ogni probabilità dovranno fronteggiare anche un nuovo rincaro degli energetici. Si può cominciare davvero a invertire la rotta, ma bisogna fare presto!”.

 

 

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