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Rapporto Sace: l’export italiano torna ai livelli pre-Covid. Nel 2022 previsto un +10,3%

2022-09-19T11:55:56+02:0019 Settembre 2022 - 11:54|Categorie: Mercato|Tag: , , , , |

Roma – L’export made in Italy gode di buona salute. A testimoniarlo è l’ultimo Rapporto export di Sace. Negli utlimi 12 mesi, l’export italiano è stato pari a 516 miliardi di euro per i beni e a 87 miliardi per i servizi: una crescita del +18,2% e del +15,6%, che ha compensato il calo registrato nel 2020 a causa della pandemia. Le vendite all’estero del made in Italy hanno dunque raggiunto la soglia dei 600 miliardi di euro, superando persino i livelli pre-Covid (589 miliardi del 2019). Nonostante la crisi in Ucraina, le tensioni sui prezzi delle materie prime e i preoccupanti costi delle utilities, per il 2022 Sace stima che le esportazioni italiane di beni in valore cresceranno del +10,3%, continuando a registrare un andamento positivo anche nel 2023 (+5%). Consentendo all’Italia di mantenere invariata la sua quota di mercato a livello mondiale (2,7%). Per quanto concerne i Paesi di destinazione, le imprese made in Italy saranno favorite, ad esempio, dai piani di investimenti pubblici degli Emirati Arabi Uniti, dell’Arabia Saudita e dell’India, dal crescente inserimento nelle supply chain di player nazionali in Messico o Colombia e dall’impronta industriale trasformatrice del Vietnam. “Non bisogna dimenticare quelle geografie già ampiamente presidiate verso cui è destinato buona parte del nostro export: Usa su tutti, ma anche, per citare il Vecchio continente, la Spagna dove le imprese italiane potranno soddisfare in diversi ambiti la domanda legata alla transizione energetica”, commenta Alessandro Terzulli, capo economista di Sace.

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