Roma – Si è tenuto nella mattinata del 23 febbraio, presso il parlamentino del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), il convegno ‘Il futuro attraverso il vetro‘, organizzato da Assovetro, in collaborazione col Cnel. Secondo uno studio curato da Open Impact, ogni euro investito nella filiera del vetro è destinato a generare nel nostro Paese un ritorno di 2,5 euro. Con una spesa di 10,7 miliardi di euro sarebbe dunque possibile produrre, secondo le metriche del Sroi (Social return on investment) un ritorno di oltre 27 miliardi.
In Italia l’industria del vetro è presente con tutte le sue produzioni, e opera al servizio di alcune tra le filiere strategiche più rilevanti del Made in Italy. Tra di esse naturalmente un ruolo di primo piano assume il vetro cavo, destinato agli imballaggi alimentari. Il settore conta complessivamente 60 stabilimenti e 32 aziende di produzione di grandi dimensioni, a cui si aggiungono circa 300 imprese di trasformazione, per un totale di non meno di 30mila addetti. “Il vetro è centrale per sostenere la transizione”, ha spiegato il presidente di Assovetro Marco Ravasi.
“La filiera del vetro può rappresentare un modello per la transizione verde, dimostrando come l’investimento in sostenibilità possa essere premiante per i cosiddetti green job”, ha ricordato il presidente di CNEL Tiziano Treu.
