Scordamaglia (Federalimentare) contro tasse e bollini sugli alimenti: “Ci sono le multinazionali dietro l’Oms”

2018-11-21T11:03:30+02:0021 Novembre 2018 - 11:03|Categorie: Mercato|Tag: , , , , |

Roma – “In questa vicenda delle etichette sui prodotti alimentari c’è qualcuno che fa il gioco sporco”, è quanto afferma Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, in un’intervista pubblicata oggi su Il Sole 24 Ore. Il riferimento va a una risoluzione presentata all’Onu sulla base di una proposta dell’Oms capeggiata da sette Paesi – Brasile, Francia, Indonesia, Norvegia, Senegal, Sudafrica e Thailandia – che esortano “gli stati membri ad adottare politiche fiscali e regolatorie” in materia di etichettatura. In breve, vogliono l’introduzione di tasse e/o bollini sugli alimenti che superano una determinata soglia di sale, zucchero e grassi sulla base di raccomandazioni “con poco o scarso fondamento scientifico”. Il testo dovrà essere finalizzato entro il 7 dicembre e presentato il 13 all’Assemblea generale dell’Onu, dove verrà votato dagli stati membri. “Speriamo prevalga il buon senso”, prosegue Scordamaglia. “La preoccupazione più grossa è che dietro ci sia una strategia più ampia che riguarda la gestione della sfida mondiale sull’alimentazione”. Dietro all’Oms, secondo Scordamaglia, si celerebbero infatti le multinazionali e le big pharma che spingono verso una “chimicizzazione” dell’alimentazione. “La verità – aggiunge il presidente – è che l’export italiano di eccellenza sta avendo così tanto successo che comincia a dar fastidio su molti mercati”.

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