Suini: la minor produzione continua a far salire i prezzi. L’analisi di Teseo by Clal

2022-04-11T09:56:23+02:0011 Aprile 2022 - 09:56|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: , , , |
Sermide (Mn) – Una minore produzione di suini in Italia e in Europa sta trascinando i prezzi al rialzo, permettendo così, almeno in parte, di allinearsi a costi di produzione in costante crescita. I rincari dell’energia, del carburante, delle materie prime e dei mangimi, come spiega Angelo Rossi, fondatore di Clal, mettono sotto pressione gli allevatori e la catena di approvvigionamento, con il peso dei trasporti e della logistica che comprime la marginalità. “Se non avessimo ancora delle scorte di mais prodotto sui nostri terreni, avremmo un costo di produzione molto più sbilanciato”, commenta Giovanni Favalli, allevatore con 700 scrofe a Calvisano (Brescia). “Abbiamo ridotto il numero di scrofe e sono in molti gli allevatori che stanno riducendo i numeri, sia che siano a ciclo chiuso che a ciclo aperto”, prosegue. “Qualcuno azzarda a confermare la produzione di animali, convinto che i prezzi dei cereali diminuiranno, ma personalmente non credo che avremo una contrazione”.
La Cun dei suini grassi da macello 160-176 kg per il circuito tutelato ha segnato giovedì scorso un ulteriore rialzo, sempre nel valore massimo consentito dal regolamento: +5 centesimi al chilogrammo, per arrivare così a 1,68 euro/kg. “Avremmo dovuto prevedere in fase di stesura del regolamento la possibilità di derogare, all’avverarsi di specifiche condizioni, alla soglia massima di 5 centesimi al chilo, ma così non è stato fatto e oggi dobbiamo rispettare le regole. Pacta servanda sunt”, commenta Favalli. Secondo Angelo Rossi, il 2022 dovrebbe portare a una riduzione del numero degli animali su scala europea, dopo che la forte accelerazione produttiva in particolare di Spagna e Danimarca hanno contribuito a mettere sotto pressione i prezzi. E la domanda che si pone Favalli è la seguente: “Per quale motivo è stato concesso a Paesi come Paesi Bassi e Danimarca, che hanno una superficie agricola utile tutt’altro che estesa, di incrementare così tanto la produzione di suini? Anche geograficamente hanno caratteristiche diverse dalla Pianura Padana, dove le estensioni in termini di superficie agricola sono maggiori e non al di sotto del livello del mare”. I tagli di carne fresca seguono in parte il trend rialzista, con lombo e coscia che aumentano i prezzi nella Cun del venerdì a Parma, mentre il pancettone soffre il bando all’export in Giappone, principale acquirente. 
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