Parma - Nonostante le due ultime sedute del giovedì in cui il suino vivo ha di fatto confermato la quotazione di 2,155 euro/kg, i tagli continuano a essere sottoposti ad aumenti vertiginosi su quasi tutte le voci. Le uniche eccezioni sono le coppe, con la disossata che conferma un rapido ritorno a livelli normali dopo
Parma - Venerdì scorso è stata una giornata estremamente delicata per l’industria di trasformazione della carne suina. La pausa tecnica sancita il giorno prima nelle trattative tra allevatori e macelli (clicca qui) aveva fatto sperare in un calmieramento degli aumenti sui tagli più importanti e invece, a parte la conferma dello sgonfiamento delle quotazioni su
Parma - L’ultima seduta di agosto sui tagli freschi rivela chiaramente quali sono i veri trend di rialzo e quali le speculazioni estive. Oggettivamente, gli 8,20 euro/kg raggiunti dalla coppa per stagionatura erano fuori mercato e non stupisce che l’industria sia riuscita a decurtare questa quotazione di 50 centesimi in singola seduta. Già i 7,70
Parma - Il suino vivo rallenta leggermente il consueto aumento estivo e anche sui tagli iniziano a vedersi i primi segnali di assestamento. Il più importante riguarda le cosce, che dopo un rialzo di tre settimane per le Dop (+3,1%) e di cinque per le non tutelate (+4,4%, in un quadro che da fine maggio
Parma - Dopo la conferma del ritmo sostenuto con cui il prezzo del vivo crescerà quest'estate (leggi qui), non stupisce che nella prima seduta di agosto sui tagli i macelli impongano all'industria un listino pesante, con aumenti molto alti su tutte le voci (unici esclusi, i lardi, fermi da fine gennaio a 4,20 e 5
Parma - A fine luglio, svanisce la grande illusione di poter controllare i prezzi delle materie prime nel settore della trasformazione della carne suina. Già settimana scorsa i rialzi sulle cosce Dop, l’esplosione delle coppe e lo stop al deprezzamento delle pancette avevano dato le prime avvisaglie. Oggi, i segnali si sono acuiti e tutti
Parma - Mentre a monte i macelli riescono a controllare gli aumenti del vivo (leggi qui), a valle iniziano a tirare le prime 'mazzate' all’industria. La seduta del 18 luglio, dopo un periodo tutto sommato tranquillo, è uno spartiacque. Si ferma, dopo un mese, il calo di pancetta e pancettone (rispettivamente al -12,4% al -13,7%),
Parma - Faticano a decollare i tagli di carne suina dopo l’ultimo rialzo del vivo (+2,9% in tre settimane, leggi qui: ). Le uniche variazioni sono dei cali, e riguardano pancetta e pancettone, che rispettivamente perdono altri 23 e 15 centesimi attestando il trend delle ultime tre settimane al -9,8% e al -10,9%. A stupire
Parma - Il bollettino dei tagli freschi di carne suina racconta del momento di confusione vissuto dal settore. Con il vivo che dovrebbe risalire ma è ostaggio delle trattative tra allevatori e macelli (leggi qui), le uniche certezze sono il calo di pancetta (altri 10 centesimi dopo i 16 di settimana scorsa), pancettone (6 centesimi
Parma - A ben vedere, le dinamiche degli andamenti dei tagli freschi, dopo l’aumento del vivo (leggi qui) riflettono quelli dell’anno scorso, quando però il suino ancora in fase leggermente calante. In ogni caso, ecco l’adeguamento verso il basso della macelleria fresca (30 centesimi su lombi e busto e 40 sulla coppa con osso), la
Parma - Anche la seduta dei tagli freschi di venerdì scorso riflette la richiesta da parte del mercato di una maggiore stabilità. Un bollettino completamente invariato non si registrava dal settembre del 2023, quando il settore era alle prese con il primo caso di peste suina in allevamento intensivo. E allora, è il momento adatto
Parma - Dopo il nulla di fatto di settimana scorsa (leggi qui), l’industria riesce a tenere il punto sulle cosce Dop, bloccate dal 18 aprile scorso a un ragionevole 5,54 euro/kg (3 centesimi in meno per quelle inferiori ai 13 kg). Come contrappasso, alcuni tagli ricevono la stangata dei macelli: la principale protagonista in questo
